MONICA MIETITORE

Aria

Aria
Mostra Fotografica collettiva
dal 24 febbraio al 1 marzo 2016
Spazio E
Alzaia Naviglio Grande 4, milano

Prima mostra della stagione 2016


Gruppo E : Aria
Marco Bellomi, Giulio Belloni, Ivano Boselli, Massimo Bruna, Valentina Carrera, Liliana Casadei,
Cislaghi Artist, Laura Cortese, Raffaele De Francesco, Rossano Di Cicco Morra, Francesco Faravelli,
Paolo Lo Giudice, Clara Luminoso, Michela Meloni, Monica Mietitore,Giuseppe Orsenigo, Gualtiero Redivo, Pavel Vavilin


Da tre anni gli artisti e i fotografi del Gruppo E si presentano allo Spazio E di Milano in un progetto comune che ha lo scopo di trovare nuovi stimoli per una produzione che non si fossilizzi in una ripetizione sempre uguale di se stessi e al contempo di regalare al pubblico delle mostre tematiche che dimostrino la meravigliosa caleidoscopica capacità degli artisti di rappresentare il mondo e l’uomo nel mondo.

Dopo le due stagioni passate, composte ciascuna da 10 mostre dedicate a temi vari, il Gruppo E ha deciso di aderire in maniera ancor più evidente ad uno dei principi cardine della filosofia della galleria che li ospita, e cioè all’idea di semplicità, di riduzione ai minimi termini, di essenzialità, per dirlo in una parola: di sintesi. è questa la sostanza prima di cui è fatta una vera opera d’arte, che aspiri senza vergogna a presentarsi come tale, e in effetti è quando si superano le mode, si abbandonano gli eccessi di uno sperimentalismo eccessivamente entusiastico, da principiante, quando si riesce a filtrare attraverso il proprio sentire la tradizione artistica, quando ci si trasforma nello specchio spietato della società contemporanea, è in questo momento e solo in questo momento di purezza che si produce Arte.

Quest’anno le mostre che verranno presentate sono solo cinque, ognuna dedicata ad un elemento.

Il Gruppo E ha deciso di indagare la radice del tutto, di allontanarsi dalla rappresentazione della superficie, per giungere alla sostanza stessa di cui è fatta la Vita. Indagare gli elementi in effetti, secondo l’etimologia del termine, significa considerare l’alfabeto stesso che compone il mondo che ci circonda.

L’aria, la terra, il fuoco e l’acqua sono i quattro elementi base, a cui si aggiunge quel quinto che in diverse epoche è stato chiamato in modi diversi: etere, quintessenza, pietra filosofale; lo si può considerare la summa degli altri quattro o una loro sublimazione, oppure qualcosa che li domina dall’alto.

Ci troviamo davvero nel cuore più vivo della cultura italiana, perché nell’analisi degli elementi convivono senza disturbarsi la tradizione filosofica greca e le culture celtiche centroeuropee, la medicina medioevale e la mistica ebraica, e poi l’alchimia sei-settecentesca. E la cultura italiana di oggi vive anche degli influssi delle culture orientali, come per esempio la medicina e la filosofia importate dalla Cina, imperniate sugli equilibri di forze naturali, o gli elementi in cui si suddivide il giardino islamico nelle sue armoniche geometrie.



ARIA

Il prima elemento che il Gruppo E prende in considerazione è forse quello che più facilmente ci lega alla vita. L’aria che respiriamo ci fornisce l’ossigeno necessario alla nostra vita. Senza aria non si potrebbe vivere.

Eppure quest’aria fatta di sostanze chimiche che permettono al nostro corpo di continuare il suo viaggio su questa terra spesso non è sufficiente. Perché ci sono delle condizioni indispensabili che si devono realizzare per far sì che la vita possa manifestarsi veramente per quel canto meraviglioso che è.

Proprio a queste condizioni fanno riferimento gli artisti del Gruppo: la libertà delle ali degli uccelli che tagliano elegantemente il cielo, ali che sono come coltelli perché il pericolo di caduta è sempre presente. La libertà e la gioia del volo, con l’emozione per il pericolo. La gioia e il gioco delle combinazioni di un volo che può essere solitario o comunitario: la socializzazione.

Su un altro piano abbiamo la poesia e l’eleganza, data dai colori e dalle forme e dalla magia del cielo e delle nuvole, specialmente quando spostate dal vento disegnano volute d’eleganza o strisce leggere verso l’infinito.

Infine la potenza dell’aria, capace nel suo mondo invisibile di dar vita ad una colonna di fumo e poi anche di sollevare e anche distruggere tutto ciò che trova lungo il suo cammino.

Alessandro Baito



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