Mostra fotografica collettiva
11-17 ottobre 2014
Spazio E2
Alzaia Naviglio Grande 4, milano
Gruppo E Fotografi: Myself
Alessandro Baito, Fiorenzo Bordin, Ivano Boselli, Valentina Carrera, Liliana Casadei,
Paola Gatti, Serena Groppelli, Marco Lombardo, Monica Mietitore, Luigi Profeta,
Alessandra Repossi, Francesco Romoli, Susanna Serri, Pavel Vavilin
Si ripete quest’anno presso lo Spazio E dei Navigli milanesi l’esperienza del Gruppo E, artisti fotografi e scrittori che ogni mese per dieci incontri affrontano un tema proposto dalla direzione artistica del Gruppo.
La novità, che rende ancor più forte la coesione dei partecipanti, è il fatto che lo Spazio E si allarga, adottando uno spazio limitrofo cui è stato dato il nome di Spazio E2. Se prima gli artisti e i fotografi venivano presentati in mostre separate, quest’anno le due mostre possono in questo modo essere presentate contemporaneamente. Nel vecchio spazio una settimana al mese sarà dedicata a sedici artisti del gruppo, alcuni gli stessi altri nuovi; mentre nel nuovo spazio la stessa settimana sarà dedicata a quattordici fotografi, anche in questo caso alcuni gli stessi altri nuovi. Gli scrittori si presenteranno a scadenza trimestrale durante le inaugurazioni, raccogliendo in un blog tutti i mesi i componimenti tematici (gruppoescrittori.blogspot.it).
Un’altra novità rispetto alla precedente esperienza è la scelta di ricercare una figura di riferimento artistica per legare tutti i temi. E così il tema del mese è sempre un'opera o una tematica legata alla figura di Leonardo da Vinci. Dall'equilibrio alla tensione, dalla maschera al cibo dell'anima, dal frutto proibito al tema di questo primo mese: l’Autoritratto, con le mostre “Myself”.
Una tela bianca, un obiettivo puntato. C’è qualcosa da dire, si sente questa necessità, e si guarda il mondo attraverso il filtro dei colori per poterne dare un’immagine il più significativa possibile. Quello che avviene in quei magici momenti è una sospensione nella quale l’occhio che guarda, per quanto consapevole, riversa sé stesso nel mondo. Non esiste uno sguardo puro nei confronti del mondo. Si è sempre passivi alla propria complessa anima, frutto di coincidenze spesso non dipese da volontà bensì dal caso. Infine non si può evitare di essere influenzati da chi prima di noi ha dipinto o fotografato: tutto si inserisce in un sistema per cui spesso la scelta può essere relativa.
Rappresentare sé stessi è difficile in questo senso perché un artista compie questo processo tutte le volte che produce qualcosa e quindi volgere lo sguardo verso di sé crea una specie di cortocircuito per cui spesso chi si è sempre distinto in questa circostanza cade, perso in un dialogo tra echi che non gli permette mantenere un atteggiamento lucido. Altrettanto spesso si rimani stupiti, artisti per primi, di fronte alla diversità tra la produzione precedente e quella riguardante uno sguardo su di sé.
I trenta lavori che vengono presentati in questa doppia mostra sul tema dell’autoritratto sono una specie di piccola enciclopedia psicanalitica sulla percezione del sé artistico. Le tensioni e inquietudini sotterranee che vivificano la vita di chi fa dell’Arte la propria missione producono per definizione effetti a volte magici a volte stranianti, a volte coinvolgenti a volte raggelanti, sempre tese a regalare un ritratto del mondo che possa dialogare con gli occhi di quello che si immagina il proprio pubblico. E per mostrare la propria anima ci vuole coraggio.
Alessandro Baito
In collaborazione con
Zamenhof Art – Milano
Cooperativa Letteraria – Torino
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